giovedì, novembre 11, 2010

SanMartino




Se avessi potuto fermarlo quel tempo ma la curiosità di vederli crescere era così forte che l'hai lasciato andare, quel tempo. Come quando li hai visti sorridere per la prima volta e non erano smorfie, e tu chiamale - se vuoi - emozioni. Trovarli nel lettino come non li avevi lasciati,  e due occhioni spalancati. Andare a gattoni e le ginocchia delle tutine nere anche se il pavimento della casa è lindo perché l'avevi pulito fino a cinque minuti prima. Addormentarsi in piedi perché hanno appena imparato a tirarsi su e non ne vogliono sapere di ritornare orizzontali. E i primi passi e le prime paroline. Le pappe e il profumo della farina lattea nestlè che non sai più se c'è ancora. La fretta di crescere insieme e il vomito la tosse e la cacca molla. Il biberon di latte col nesquik per cena e via tutti a letto. Nel lettone insieme a cercare di farli dormire e “mamma parliamo di qualcosa” e nessuno dormiva, o s'addormentava la mamma e buonanotte ai piatti della cena che ancora aspettavano di essere lavati. E la scuola materna e i lavoretti. Natale pasqua la festa della mamma san martino e le mimose dell'otto marzo. E la scuola elementare. Grembiule zainetto libro di lettura sussidiario e le penne masticate. Una con l'ordine maniacale che non usciva dalle righe manco a morire e l'altro che si mangiava le punte delle matite e anche i temperamatite. E i compleanni al mc donald's e le festine a casa e le torte e la farina e le pizzette di pasta sfoglia a forma di cuore. I nonni e la casa del lido, e la casa di jesolo e gli altri nonni. Bim bum bam e cristina d'avena. I puffi e le video cassette. Quando una film tira l'altro tra robin hood, giacomo uncino e il signore degli anelli,  e continuare a camminare in fretta quando di fretta non ce n'era bisogno. L'esame di quinta e la tesina della terza media. Poi scatta qualcosa. Peli baffetti il ciclo e puzza di ascelle che ti pare di vivere con delle cipolle. Affanno. Ormoni che svolazzano parolacce e inquietudini ed è in quel momento che t'accorgi che il tempo è volato. È andato e non torna, e tu resti sola in una casa enorme a pensare al tempo che non te lo senti più tanto intorno, e attendi un messaggio, o che la bustina lampeggi. che poi è esattamente la stessa sensazione che provavi quando ti capitava d'innamorarti o giù di lì. Quindi aspetti, seduta in divano, alla luce della tivvù accesa e dell'abatjour, il pc un libro un album di foto, la scatola dei biscotti. Due telecomandi, il cordless e un cellulare che non suona.
Ed una necessaria voglia di fermare il tempo.

11 commenti:

  1. Non è questione di potere... il tempo va... e veloce pure! I figli crescono ad un ritmo superiore al normale incedere del tempo, hanno fretta! Non possiamo che adeguarci e gustare ogni momento possibile! Ma noi siamo belli e nulla ci scalfisce... e della casa grande possiamo fare 3 0 4 minialloggi! :-))))

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  2. aiutami a capire... qual'è cri? moleskine?

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  3. Vabbè, mi sono messa a piangere, fai tu. E' che io sono nella fase dei lavoretti dell'asilo e delle matite smangiucchiate e il corsivo largo e fuori dalle righe e spesso mi dico che non vedo l'ora che crescano. E ci sono attimi, quando li coccolo, che immagino come potrà essere il loro futuro e me lo auguro luminoso. Un figlio ti cambia, ti cresce, ti "rovina" e ti riempie la vita. :*

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  4. Per YentlG: no Moleskine sono io, Cri è Come scheggie sotto la pelle.

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  5. Non ho resistito!!!! Qs sera ( forse ) ti leggo con calma!!!!
    ti abbraccio!!!
    Simo ;)

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  6. ho lavato vetri, vetrate e infissi tutto il giorno. Torno a casa e mi sento un leone perchè quando sono uscita pensavo che non ce l'avrei fatta. Poi arrivo qui e mi stendi tu con BIM BUM BAM. (la prossiva volta avvisami!) ailoviù :**

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  7. ed io che non vedo l'ora che cresca.....c'est la vie! (badgirl)

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  8. Eccomi!!! Ti voglio bene, Highlander, lo sai?! :*
    Asclepio

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  9. Mi sa che il tempo l'hai fermato davvero. Sparisti! Besitos

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